La Apple e le arance

Pubblicato il: 23/06/20 12:27 AM

Amplifica la probabilità a favore

L’azione della Apple quota ormai sopra 350 dollari. Nel minimo del giugno 2019, prezzava circa la metà. Raddoppio del prezzo del titolo in un anno.

E andando indietro nel tempo, tornando ad aprile del 2013 troviamo la Apple a poco più di 50 dollari. Cioè in circa sette anni il titolo ha moltiplicato per sette il suo valore di borsa.

Si potrebbe arrivare anche ai tempi della crisi del 2008 e troveremmo il titolo a 6 o 7 dollari. Cioè da quell’era geologica ad oggi il titolo si è apprezzato di 50 o 60 volte.

Ciò che differenzia le materie prime dai titoli di borsa è il fatto che non ci aspetteremmo, nella normalità, se ancora questa esiste, che le arance o il grano o la soia, malgrado la loro naturale volatilità, possano apprezzarsi di 50 o 60 volte, sia pure in 12 anni.

È vero, abbiamo visto il petrolio aumentare di prezzo da 6.50 dollari a 40 e lo vedremo crescere ancora. Ma siamo consapevoli che abbiamo assistito ad uno shock del prezzo difficilmente ripetibile.

Ciò che contraddistingue le materie prime è che hanno un costo di produzione e un costo di magazzino, e quest’ultimo è una loro caratteristica specifica. Quando esaminiamo il loro andamento nel tempo non teniamo in considerazione una continuità di lungo periodo ma piuttosto la ricorrenza di stagionalità. E allo stesso modo, sappiamo che si muoveranno per la maggior parte del tempo in un range di prezzo. Questo non è certamente possibile se pensiamo al mercato azionario, se ci riferiamo al prezzo dell’azione Apple del nostro esempio (ma se pensiamo ai giganti del web vedremmo esempi altrettanto eclatanti).

Quindi: range di prezzo e stagionalità. Questo significa anche che le previsioni probabilistiche saranno fondate su analisi di finestre temporali precise ricorrenti: cioè sulla ricerca della “normalità” applicata ad un determinato periodo temporalmente definito

Se sono riuscito a renderti l’idea di che cosa è l’analisi statistica applicata alle materie prime e del mondo affascinante che questa scopre, hai un’ottima occasione per approfondire con noi la tua Conoscenza di tale argomento.

Avevo invitato infatti, al Traders’ Webinar di martedì 23 giugno scorso, quelli che ritengo essere i massimi esperti italiani in materia di stagionalità. L’Istituto Svizzero della Borsa ha fondato con loro il Seasonality Project, il progetto di diffondere la cultura dell’uso della stagionalità a tutti gli investitori e trader.

Come ti spiegavo sopra, è un mondo affascinante che voglio presentarti, insieme con Massimo De Gregorio e Manlio D’Ortona, clicca per iscriverti ad un evento di grande Cultura finanziaria di altissimo livello e vedi la registrazione.

P.S.: Per la terza volta, in tre giorni consecutivi, il Nasdaq supera quota 10.000. Proiettato verso il cielo, verso un punto dell’orizzonte che i più sofisticati algoritmi faranno un enorme fatica a calcolare con margini di errore potenzialmente colossali. La stagionalità di alcuni strumenti finanziari ci permette di ricondurre i parametri statistici ad un intervallo di minore potenzialità di errore. Cioè di avere una prevedibilità superiore. Mica poco, in finanza operativa. Clicca per iscriverti e vedi la registrazione.

Maurizio Monti
Editore
Traders’ Magazine Italia