Correlazioni impossibili

Pubblicato il: 22/07/20 2:02 PM

Magari ci porta fortuna  

Abbiamo trattato più volte il tema della correlazione fra diversi strumenti.

Oggi tento di fare una correlazione molto ardita fra due notizie, apparentemente distanti anni luce fra loro.

La prima è questa: il governo degli Stati Uniti ha erogato assegni di aiuto agli americani, a seguito del Coronavirus, nel mese di aprile, a 1.100.000 (un milione e centomila, hai letto bene) persone decedute. Per un totale di 1,4 miliardi di dollari. Settimane dopo è arrivata la spiegazione ufficiale: per una serie di ragioni tecniche e burocratiche non era possibile accedere all’archivio più aggiornato (quello della Social Security) e quindi ci si è arrangiati con quello delle dichiarazioni dei redditi del 2018 e 2019…. Ma nel frattempo un po’ di contribuenti sono deceduti.

La notizia in sé ci fa pensare che la nostra Inps in confronto sia un gigante dell’organizzazione. Fatto sta che ci sorprende un po’ pensare che un errore simile sia avvenuto negli Stati Uniti.

C’è una seconda notizia che voglio commentare con te. Ed è l’incredibile comportamento dell’Olanda all’ultimo Consiglio Europeo. L’Olanda ha il proprio sistema bancario sotto accusa: entrambe le banche olandesi, ING e Amro, sono sotto inchiesta per riciclaggio. Sempre l’Olanda fa da sempre dumping fiscale nei confronti degli altri Paesi dell’Unione Europea, Italia in testa.

La stessa Olanda si arrogava il diritto di richiedere di poter esercitare il veto qualora i soldi del Recovery fund erogati dall’Unione Europea ai paesi membri fossero stati impiegati male. Giudizio che spetta alla Commissione europea e non certo ai singoli paesi.

Che relazione hanno le due notizie, chiederai tu.

L’Olanda ha successo nell’attrarre capitali e società (anche società “campanello”, quelle dove c’è un campanello da suonare con la targa di tre o quattrocento nomi di società diverse) per una sola ragione: certamente la fiscalità favorevole, ma soprattutto la semplicità della propria burocrazia.

Questa è l’unica cosa da prendere ad esempio dagli olandesi. Questa è la loro arma vincente, che permette loro un comportamento così rissoso e spregiudicato, anche in sede di contesto europeo. L’Olanda è sostenuta dai grandi gruppi finanziari mondiali ed europei soprattutto: sì, minori tasse, ma soprattutto minori costi di burocrazia.

Perfino gli Stati Uniti hanno dimostrato che quanto a burocrazia, quando si impantanano, non fanno invidia a nessun altro paese, neanche al nostro. Nostro Paese che allontana le imprese, allontana i capitali, allontana le opportunità obbedendo ai sì però di certa politica, mostruosamente legata e succube dell’esercito di burocrati.

L’Italia ha portato a casa un risultato importante dall’ultimo Consiglio europeo: ha soprattutto fatto rilevare l’idea che i problemi di uno o più paesi dell’Unione Europea sono i problemi di tutti i Paesi. Sono i problemi dell’Unione. A fronte di questo principio, ha incassato non solo credibilità, per una volta, ma anche la prospettiva di un pacchetto di soldi. In parte a debito in parte a fondo perduto, ma soldi veri.

Investimenti che annullino la burocrazia: questa sarebbe la sfida gigantesca da vincere. Questo è il modo migliore per impiegare quei soldi. Essere bravi come gli olandesi ad attrarre capitali, imprese, opportunità.

È un sogno, ovviamente, ma proviamo a crederci. Se ci crediamo, forse realizziamo qualcosa.
L’opportunità è ora e non capiterà altrettanto facilmente.

Il 23 luglio scorso, su Traders Webinar, abbiamo visto i mercati a fine giornata e l’ultima ora di Wall Street. Come avviene nei Martedì della borsa (in pausa temporanea estiva), abbiamo esaminato con il metodo Scelta Vincente e il suo autore Giorgio Pallini anche le imprese italiane quotate a Piazza Affari, magari quelle che hanno messo la sede in Olanda. Perché la Cultura finanziaria è quella che ci fa essere tranquilli, sia che l’Italia imbocchi la strada giusta piuttosto che il vicolo senza uscita. Clicca per iscriverti e vedi la registrazione.

P.S.: Lo so, scriverai e dirai che pubblicare sogni non è adeguato ad un Pubblico maggiorenne. Non capiterà un’altra opportunità come questa. Cogliere la grande sfortuna del Coronavirus trasformandola in occasione di svolta. Io vorrei che le imprese che esamineremo stasera, nei grafici di borsa, vedendo punti di ingresso, stop, target, abbiano convenienza ad avere la loro sede in Italia. Portando ricchezza, sviluppo, posti di lavoro, circolazione monetaria. Con questo pensiero, ci siamo incontrati su Traders’ webinar, magari ci porta fortuna. Clicca per iscriverti e vedi la registrazione.

Maurizio Monti
Editore
Traders’ Magazine Italia