La dote vincente è quella che non aveva Steve Jobs

Pubblicato il: 7/07/22 12:15 AM

LSD e computer

Steve Jobs aveva come obiettivo di cambiare il mondo e in parte c’è riuscito.
 
Nato nel 1955, dato in adozione alla madre naturale, Jobs è cresciuto nella Silicon Valley della California Settentrionale.
 
Dobbiamo capire che cosa fosse negli anni sessanta e settanta la Silicon Valley, per capire come questa influenzò Steve.
 
Era un ambiente dove curiosamente la cultura hippy dell’epoca cercava di sposare il genio ingegneristico. Controcultura e cultura della tecnologia cercavano un arduo compromesso di reciproca identificazione.
 
Jobs fece molti viaggi con l’LSD, l’allucinogeno in voga a a quel tempo. E in quei viaggi cominciò a sognare nuovi modelli di design. Era anche affascinato dalla calligrafia artistica.
 
Nel garage di famiglia, Jobs lanciò Apple, era il 1976. L’investimento iniziale fu di 1300 dollari.
 
Siccome ogni Batman ha bisogno di un Robin, Jobs lo trovò in un altro Steve, di cognome Wozniak, suo amico delle scuole superiori.
 
Assemblando pezzi di ricambio i due costruirono il primo computer: Apple I.
 
La Apple raggiunse i 100 milioni di dollari di fatturato quando Jobs aveva 24 anni. E nel 1980, l’anno dopo, quando la company divenne pubblica, il patrimonio personale di Jobs era di 250 milioni di dollari.
 
Nel 1984 fu lanciato il primo Macintosh, trasformando Jobs nel mito del business istantaneo.
 
Jobs aveva un solo grande problema. Essere un genio dal temperamento intollerante lo rendeva inviso ai consiglieri di amministrazione della società. E fu con poco garbo accompagnato alla porta nel 1985.
 
Nel 1997, dopo un incredibile accavallarsi di circostanze, rientrò in Apple, come amministratore delegato, con pieni poteri. E da lì Apple si avviò a diventare l’azienda più preziosa del pianeta, con una valutazione di 3 trilioni di dollari al suo apice.
 
Oggi, gli utenti di iPhone, nel mondo, sono oltre 900 milioni. E gli utenti di Android, quasi 3 miliardi, devono la ispirazione iniziale del prodotto e il suo design ad Apple.
 
Jobs aveva alcune caratteristiche: era intrattabile, impaziente. Il suo reale punto di forza era la capacità di distorcere la realtà, plasmandola e pressandola fino a piegarla al suo volere. Quei viaggi con l’LSD …
 
Non riusciva a mantenere la calma, se veniva contrariato. Era perfezionista all’estremo. E, come detto, voleva cambiare il mondo.
 
Tutto questo, paradossalmente, lo rendeva un pessimo investitore.
 
In borsa, Jobs avrebbe clamorosamente fallito, di fronte alla grande pazienza che richiedono i mercati, di fronte alla impossibilità di piegare il mercato a ciò che lui avrebbe voluto. La finanza, non gli interessava, e non gli sarebbe mai andata a genio.
 
E’ curioso osservare come uno di più grandi investitori di tutti i tempi debba una buona parte del proprio successo proprio alla Apple di Jobs.
 
Parlo di Warren Buffett, che, grande amico di Bill Gates, non ha mai comprato azioni della Microsoft, ma ha investito qualcosa come il 40% del suo portafoglio in azioni della Apple.
 
E la cosa curiosa è questa: Steve Jobs, andandosene dalla Apple, vendette la sua quota del 20% della società, guadagnando 100 milioni di dollari, e tenendosi una simbolica quota per ricevere i rapporti annuali e partecipare alle assemblee degli azionisti.
 
Se avesse tenuto quelle azioni, oggi il loro controvalore sarebbe di 450 miliardi di dollari: molto di più del patrimonio di Warren Buffett.
 
Industria o finanza? ad ognuno il suo, viene da dire.
 
Parliamo di Forex e quindi di finanza? In un imperdibile webinar di conoscenza e cultura del mercato valutario, parliamo di come si approccia la stagione estiva: come cambiano le strategie nel momento più caldo dell’anno.
 
Clicca per iscriverti e vedi la registrazione.

P.S.: Jobs rappresenta ciò che non bisogna essere per affrontare i mercati finanziari. Senza la pazienza e la calma, non andrai lontano, questa è la grande lezione. Medita, perché ci sono momenti in cui sapere attendere è tutto.

Clicca per iscriverti e vedi la registrazione.

Ora c’è www.segnalidiborsa.com , la tua WebinarTV 24 ore, 365 giorni l’anno. È gratis, c’è sempre, quando tu lo vuoi e ti informa con un canale telegram di ogni nostro webinar che viene annunciato o pubblicato.

Hai quattro webinar contemporanei costantemente in onda, puoi scegliere i webinar in archivio per argomento, o ascoltare i nostri interventi dove siamo ospiti di altri.


Iscriviti al canale, sarai sempre sintonizzato con noi:

è un portale dell’Istituto Svizzero della borsa

Maurizio Monti
Editore
Istituto Svizzero della Borsa