Eurodollaro: la fine del ciclo rialzista?

Pubblicato il: 25/05/21 10:47 AM

Uscita dall’incertezza?

Il 23 marzo del 2020, all’uscita della crisi delle borse per la presa di coscienza sulla pandemia, l’eurodollaro ha cominciato un movimento ascendente, dal minimo di 1.0638.
 

L’1 settembre 2020, superava di pochi pips il livello 1.20, soglia psicologica che lo ha condotto ad una fase laterale-ribassista, e poi lo ha portato il 25 settembre, e quindi il 2 e 4 novembre ai minimi nell’area 1.16.

1.1602 è stato il prezzo da cui eurodollaro è ripartito per disegnare una nuova onda rialzista, culminata nel giorno dell’attacco a Capitol Hill dei fanatici trumpiani: il 6 gennaio toccava infatti 1.2349.

È proprio sull’onda 4 novembre-6 gennaio che andremo a centrare la nostra attenzione.

Dopo quel massimo relativo, l’eurodollaro andava a sfiorare quota 1.17: tracciando i livelli, ci accorgiamo che si è trattato di un supporto molto solido, come è nel nostro metodo statistico, collocato all’87.50% del range di tale onda.

Come vuole il nostro modello, l’eurodollaro è rimbalzato, violando agevolmente quota 1.1975 (50% del range), indugiando nell’area soprastante fino al 75% circa.

Il 13 maggio, l’eurodollaro ripartiva per toccare quota 1.2245 il 19 maggio scorso, all’interno di una figura di “doppio binario del treno” che si è formato nelle giornata che intercorrono dal 18 al 21 maggio.

Il livello toccato sfiora di pochi pips il 12.50% del range: come dire l’altra area critica, stavolta di resistenza, del nostro modello.

L’importanza di tale resistenza è rafforzata dal picco temporaneo verificatosi nella fase di discesa, il 25 febbraio scorso, quando venne testata dal basso tale linea.

E’ quindi da prevedere una fase almeno temporanea di ribasso per l’eurodollaro? Noi riteniamo che la probabilità stia volgendo in tal senso. Quale segnale questo sia per le borse, è più difficile da dire.

Una chiusura dell’eurodollaro sopra 1.2260 potrebbe farci riconsiderare le nostre valutazioni. Per ora, il pollice di eurodollaro è verso.

È una cosa che faccio poche volte… ma oggi 24 maggio, alle 19, sulla piattaforma Webinar dell’Instituto Espanol de la Bolsa c’è il grande Carlos Guayara che parla di volatilità e di come utilizzarla a favore nel forex: se ti piace la lingua spagnola, qui sotto c’è il link di iscrizione.

P.S.: Nel caso di rottura in chiusura di 1.2260, non cambierebbe, peraltro, la nostra impostazione di fondo: dovremmo cercare un po’ più in alto il punto di resistenza da cui scendere. Ma dal punto di vista ciclico, anche in questo caso, non saremmo lontani.
Se la nostra visione attuale è giusta, dovremmo vedere 1.20 e probabilmente 1.1750 nelle prossime settimane.

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Maurizio Monti   
Editore
Istituto Svizzero della Borsa