IBM, grande valore, grande dividendo

Pubblicato il: 8/02/21 10:29 PM

Come illuminare il futuro

Il 22 gennaio, il titolo IBM è partito con un rilevante gap down. Malgrado la buona tenuta degli utili, le vendite hanno deluso gli investitori: dalla chiusura del 21 gennaio a 131.65, il titolo il 22 gennaio ha aperto a 120.70.

Negli ultimi giorni, il prezzo ha manifestato un primo tentativo di recupero e ora viaggia sopra 123.

IBM è sempre la “Big Blue” molto cara ai portafogli conservativi, e mai disdegnata anche dagli investitori con attitudine speculativa.

La tradizione di IBM la vede da sempre posizionata a configurare l’Information Technology di aziende private e imprese pubbliche. Da sempre è anche fornitrice del governo degli Stati Uniti.

Non tutti sanno che IBM è la leader mondiale dell’Intelligenza Artificiale: la massima autorità del mondo per rendere computer, robots e dispositivi capaci di avere percezioni, di imparare, di sviluppare capacità di risoluzione di problemi e di prendere decisioni, senza l’intervento umano.

Le applicazioni sviluppate per l’Intelligenza Artificiale spaziano dalla capacità di elaborazione del linguaggio, al riconoscimento verbale, facciale e delle immagini, alle tecnologie per qualunque tipo di pilota automatico, all’automazione per il trading.

IBM Watson è un gioiello di tecnologia cognitiva da miliardi di dollari, che processa informazioni emulando il cervello umano: applicato alla medicina, ha assistito la cura di oltre 100.000 pazienti negli Stati Uniti. Secondo la mia personale opinione, lo vedremo molto presto come protagonista di servizi finanziari applicati a modelli di previsione dei mercati.

Un altro capolavoro di IBM è la Bluemix: piattaforma cloud per sviluppatori di software, che permette di sviluppare ed utilizzare servizi cloud da qualunque parte del mondo.

La capacità strategica e di previsione da parte del management di IBM è proverbiale. Circa due anni fa, l’acquisto di Red Hat ha permesso un posizionamento di leadership nelle soluzioni open-source per il business.

Come accennato sopra, IBM ha annunciato un quarto trimestre deludente nelle vendite: 20,4 miliardi di dollari, 6% in meno del periodo analogo precedente. Pur mantenendo un utile per azione, come è nella tradizione dell’azienda, di primissimo livello, con consenso superiore del 15.6% rispetto a quello previsto dagli analisti.

Il declino delle vendite, che non ha portato declino negli utili, è attribuibile alle conseguenze del calo degli investimenti delle aziende clienti durante la pandemia: a significare la citata lungimiranza del management, il segmento cloud ha incrementato il fatturato del 10% in un trimestre, mentre la controllata Red Hat è cresciuta del 19%.

La previsione sullo sviluppo del mercato globale cloud da parte dell’attuale CEO di IBM, Arvind Krishna, è stellare: il comparto industriale dovrebbe raggiungere il trilione di dollari di volume e IBM è posizionata per conquistare quote di mercato crescenti in tale segmento.

Nel cassetto di IBM, c’è anche il più gigantesco progetto planetario di computer quantici, che l’azienda pensa di commercializzare a partire dal 2023 e di cui è fin da oggi leader indiscussa.

Dopo 25 anni di dividendi di alta classe pagati ininterrottamente, IBM è entrata a pieno titolo nell’indice Dividend Aristocrats dell’S&P500.

Dal punto di vista grafico, il minimo toccato il 22 gennaio scorso si è appoggiato su un supporto formatosi più volte dopo la ripresa dal minimo di marzo 2020, in area 116-121 dollari. Tale area di supporto è stata rotta solo a fine ottobre, con un affondo ribassista temporaneo, che ha portato la quotazione fino a 106 dollari offrendo una eccezionale occasione di acquisto a chi ha potuto approfittarne.

Dalla quotazione attuale, primo target di breve in area 132. E comunque IBM è un ottimo titolo da tenere in portafoglio per il suo valore e il suo dividendo, anche in visione di lungo termine.

Al Martedì della Borsa, il 9 febbraio scorso alle 10.30, abbiamo parlato delle migliori opportunità sull’azionario italiano ed internazionale, selezionate con il metodo Scelta Vincente e la cura di un grande professionista del calibro di Giorgio Pallini. Abbiamo parlato anche di IBM, come titolo proposto della settimana. Clicca per iscriverti e vedi la registrazione, condividi con noi un’ora di grande Cultura finanziaria.

P.S..: Confesso: IBM è una azienda che mi ha insegnato molto. Se vuoi illuminare il futuro, guarda che cosa sta facendo IBM.
Era il 1979, quando in un loro laboratorio di informatica, a Novedrate, vidi un 4361 IBM, un mainframe dell’epoca, capace di elaborare immagini. Oggi sembra banale. All’epoca era straordinario. Sempre in quei tempi vidi come venivano prodotti i dischi dei calcolatori IBM nello stabilimento di Santa Palomba, a sud di Roma, in un ambiente cento volte più sterile di una camera operatoria. La testina del disco si sollevava per andare a leggere il disco grazie al principio fisico della portanza aerodinamica ad una distanza mille volte più piccola di un capello rispetto al disco medesimo. Un miracolo di tecnologia, senza il quale non sarebbe stato possibile l’enorme sviluppo dell’informatica negli anni successivi.
Se guardi che cosa fa IBM, ne sai molte di quello che avverrà negli anni a venire nel mondo.

Ora parliamo di finanza: clicca per iscriverti e vedi la registrazione di Il Martedì della Borsa.

Maurizio Monti
Editore
Traders’ Magazine Italia