Rimane il sentimento di paura

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La chiusura di ieri sera sull’S&P500 è di quelle che fanno dire che il mercato non sa dove andare.

Partito a 4355, il future è apparso tonico e desideroso di riprendere la via del rialzo e andava a toccare il massimo di giornata a 4421.50.

Il livello di partenza era sul supporto della media mobile a 100 periodi. Il livello di arrivo lambiva senza toccarla la media mobile a 50 periodi.

A due terzi della seduta, subentrava quella incertezza che ha permeato i mercati nelle ultime settimane. Il prezzo arretrava sotto quota 4400, fermandosi a 4392.

Abbiamo citato più volte il nostro articolo pubblicato nel febbraio del 2021, dove prevedevamo il massimo dell’S&P500 a 4413.

Ovviamente ha sfondato quel livello, ma il comportamento delle ultime settimane vede intorno a quell’area, o quanto meno nella zona immediatamente adiacente sopra e sotto, una forte attrazione del prezzo, sulla quale si è sviluppato tutto il movimento di ribasso e di tentativi di recupero dal 2 settembre a oggi.

Quella ritrazione finale corrisponde ad un sentiment di paura, testimoniato ancora una volta dal valore negativo del Fear & Greed Index di CNN, che quotava ieri sera 32: vale a dire, area rossa, paura.

Il mercato è sostenuto da una forte liquidità che non lo fa traballare più di tanto.

Ma subisce un pesante condizionamento di sentiment, per non dire di pancia, degli investitori: sorpresa, i vaccini aiutano la ripresa ma non debellano del tutto il virus, la variante delta fa paura, è difficile interpretare la crisi cinese di Evergrande e, soprattutto, è certo che nel 2022 i tassi verranno ritoccati al rialzo ed è altrettanto chiaro che sei mesi prima, normalmente, come sempre è avvenuto, le borse scendono.

Insomma, qualche cosa di cui avere paura può esserci.

Mentre avviene tutto questo, le strategie di WeekAndOption continuano a macinare profitti. Più che mai in queste fasi, dove i ribassi a noi fanno sorridere, perché siamo sempre coperti totalmente dalla parte short.

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