Il ristorante adatto al KGB

Pubblicato il: 27/03/22 10:26 PM

Oggi inserisci, domani vai a target

Il Pincio, a Roma, è il punto di partenza possibile di camminate interessanti che permettono di visitare la nostra grande capitale da dentro in molti dettagli, in una passeggiata che arriva fino al centro, a Trinità dei Monti, Piazza di Spagna, Via Condotti e Via del Corso.
 
Se ti affacci dal Pincio sul lato di Piazza del Popolo, hai una visione incantevole della sua forma ellittica, voluta e creata dall’architetto Giuseppe Valadier, quello della casina del Pincio, grande studioso ed amante dello stile neoclassico: Valadier dovette sopportare ben due invasioni napoleoniche, che turbarono e ritardarono la sua idea, ma poi ne ebbe ragione quando gli invasori, come tutti gli invasori prima o poi, si ritirarono. E dobbiamo a lui la bellezza della piazza vista dal Pincio.
 
Non tutti sanno che Piazza del Popolo ha una particolarità acustica molto caratteristica. Ci sono tre punti della piazza, uno centrale e due laterali equidistanti da esso, dove puoi sentire quello che viene detto o anche bisbigliato negli altri due punti. Questo, anche in presenza dei rumori tipici di una piazza all’aperto, a maggior ragione su spazi così vasti.
 
Sempre a Roma, ricordo, negli anni ottanta e novanta, un ristorante famosissimo e molto ben frequentato, al Monte Testaccio, dove avveniva un fenomeno acustico consimile. Quello che veniva detto nell’angolo destro del ristorante veniva udito nel corrispondente angolo sinistro.
 
Il fenomeno finì col creare problemi ad alcuni clienti, e, malgrado la volta del ristorante rappresentasse una particolarità storica, con la sua caratteristica forma a grotta, la proprietà fu costretta, suo malgrado, ad adottare una sorta di controsoffitto per evitare l’inconveniente. Il ristorante c’è ancora, senza più quell’inconveniente acustico e un controsoffitto in più.
 
Sono casi evidenti di interazione inaspettata. Ovvero qualche cosa che avviene in un posto si ripercuote altrove in modo imprevedibile o scarsamente pianificabile.
 
Così nel febbraio-marzo del 2020, abbiamo visto l’oro crollare insieme con le borse, mentre nel periodo 24 febbraio-8 marzo del 2022 l’oro decollava mentre le borse indietreggiavano … e viceversa dopo l’8 marzo.
 
Le correlazioni dei fenomeni, in finanza, sono spesso determinate da cause diverse, che possono dare origine a comportamenti altrettanto diversi: il loro studio è una parte importante della cultura finanziaria.
 
Spesso, nelle previsioni, lo studio delle correlazioni, quando basato su presupposti diversi, dà origine a conclusioni addirittura opposte: è il caso, ad esempio, di quello che avviene ora, per quanto attiene alla possibilità, da noi sostenuta da molti mesi, che stiamo andando verso un periodo di stagflazione.
 
Altri negano questa possibilità, partendo da concetti diametralmente opposti ai nostri.
 
Nessuno legge il giornale di domani, ed “è difficile fare previsioni, specie sul futuro …” (la frase è di Yogi Berra).
 
Però, le previsioni di scenario vanno fatte, per avere una mappa di riferimento.
 
Perfino quando si rivelano sbagliate, sono utili, anzitutto perché gli errori insegnano e anche perché la mappa può essere modificata e non rifatta ex novo. Che è un modo per essere più preparati e tempestivi nelle decisioni e nella eventuale correzione da apportare alle stesse.
 
Così, sono assolutamente in disaccordo con coloro che sostengono la tesi rinunciataria a priori, vale a dire che fare previsioni è inutile, perché la realtà supera la fantasia.
 
Non c’è dubbio su questo, ma l’evoluzione dell’uomo non è altro che la cronologia delle sue previsioni giuste e sbagliate che ha fatto nel corso della storia.
 
Ciò che non bisogna fare, è investire denaro o fare trading basandosi sulle previsioni o soltanto su di esse.
 
Un metodo di trading serve a questo scopo: a creare regole applicate grazie ad un valido supporto statistico e ad un risk e money management di eccellenza, che prescindono dalla validità della previsione in sé.
 
I migliori sistemi sono quelli che lavorano sulle due facce della previsione riuscita e non riuscita: torneremo presto su questo argomento, perché l’Istituto Svizzero della Borsa ha sviluppato studi molto interessanti su tale tema e, ovviamente, vogliamo condividerli. Anche perché non hanno eguali.
 
In un webinar imperdibile, la cui proiezione, a richiesta di molti lettori, è stata ulteriormente prolungata, parliamo di Target: un metodo che permette di far ruotare capitali anche modesti per centinaia di volte in un anno, generando una redditività elevata.
 
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Maurizio Monti
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