E se fosse tutto a rovescio

Pubblicato il: 26/04/20 6:39 PM

Perchè il Martedì   

Quando parliamo di algoritmi temporali, essi cercano di individuare punti di inversione. Quindi non punti dove il mercato crolla, ma dove inverte la direzione.

Noi siamo sempre più certi che il 15-18 maggio con approssimazione di più o meno qualche giorno sarà un punto di inversione, come abbiamo spiegato più volte, da alcune settimane.

Ma il mercato è in preda ad una crisi asfittica di lucidità. Dove tende ad andare a rovescio, perché le cure che gli abbiamo dato sono come la morfina somministrata ad un ammalato in preda al dolore. Non sente dolore, ma farnetica.

Il punto di inversione di metà maggio potrà essere un minimo o un massimo, da cui il mercato cambierà direzione. Sono le 15 di domenica 26 aprile mentre scrivo e dai nostri server è uscito un dato emblematico, sfornato dopo 17 ore di calcolo, dal sistema di intelligenza artificiale.

Il 58% delle probabilità è che a metà maggio siamo su un massimo relativo. Per arrivare a quel risultato, il nostro sistema ha considerato un numero molto elevato di ipotesi possibili.

Le più significative che un minimo venga fatto nella settimana entrante (27 aprile-1 maggio), per poi salire di nuovo fino a metà maggio con un punto di ritracciamento e ricarica o di incertezza intorno all’8 di maggio.

Il sistema ha modificato di qualche ora e di qualche punto le sue previsioni, consigliando un punto di ingresso long a 2550, anziché 2600, di S&P500 e collocando l’inizio più probabile dell’inversione nella seconda metà del pomeriggio del giorno 28.

Nel contempo, il sistema non disdegna l’ipotesi che nelle giornate di lunedì e martedì (27-28 aprile) si possa andare al rialzo. E, in questo caso, l’ipotetico superamento di quota 2885, potrebbe dare luogo ad una accelerazione rialzista che potrebbe inficiare l’intero scenario rimettendo in discussione alcuni valori previsti.

Ma, tornando alla metà di maggio, se al 58% sarà un massimo relativo, al 42% resta la possibilità di un minimo. Da cui avremmo uno scenario di inizio maggio ribassista per andare al rialzo. Come dire che la notizia di 25 milioni o circa di disoccupati americani toglierà l’ansia dell’incertezza ad un mercato già preparato alla notizia e lo farà risalire. Tutto può essere.

In questo caso, la probabilità di un nuovo massimo storico entro il 2020 (incredibile, lo so), aumenterebbe, rispetto all’attuale 18%. Continuo a dire che il nostro sistema non ha portato vicino allo zero questa possibilità: indizio che sta ad indicare una previsione di volatilità che rimarrà alta e l’alternarsi di fasi di euforia a fasi di panico e perdurare della consolidata incorrelazione fra economia e finanza.

Abbiamo sottolineato di recente, che le nostre previsioni di un futuro allarmante e movimentato non riguardano solo il 2020. Quello che avviene quest’anno, indipendentemente se le borse violeranno i minimi già fatti, piuttosto che fare nuovi massimi storici, avrà gravissime ripercussioni sul 2021 e, in ogni caso, avranno significato per tutto il periodo fino al 2024-2025.

Siamo nel tunnel, l’uscita è lontana, mettiamocelo bene in testa, per essere lucidi, non per peccare di pessimismo ad oltranza. Se siamo lucidi tutto questo sarà una opportunità.  Se daremo retta a doppiopettisti, tromboni e chimere, sarà un disastro vero. Ognuno fa come vuole, ovviamente.

I beni rifugio per eccellenza, l’oro e il franco svizzero, rimangono ottimi rimedi alle situazioni di questo tipo.
E anche le operazioni di investimento veloce sull’azionario che limitino il tempo di esposizione e quindi di rischio sul mercato.

Martedì 28 aprile, per la serie de I Martedì della Borsa, abbiamo analizzato il mercato, le commodities, gli indici insieme con Giorgio Pallini.

Abbiamo messo un focus particolare di attenzione sui titoli più interessanti di casa nostra, sia long che short. Quelli che possiamo anche negoziare con una chiamata alla nostra banca di fiducia, piuttosto che sulla nostra piattaforma di trading. Clicca qui sotto per iscriverti e vedi la registrazione.

P.S.: Quando i mercati fanno su e giù, i metodi vanno affinati e la nostra Cultura finanziaria più che mai deve venirci in soccorso. Martedì è il giorno giusto per capire la settimana dei mercati. Martedì mattina 28 aprile scorso, iscriviti e vedi la registrazione per condividere un’ora di Cultura finanziaria.

Maurizio Monti
Editore
Traders’ Magazine Italia