Chiediti sempre “dove sei”
Abbiamo già parlato del 13 ottobre 2022: il giorno prima e il giorno dopo.
Una giornata epica dove dopo un ribasso del 2.30% l’S&P500 ha fatto un massimo a +2.60%.
Abbastanza per sballottare molti conti di trading: peraltro simile a quanto avvenuto il 24 gennaio e il 24 febbraio di quest’anno.
In passato, pattern di questo genere si sono puntualmente verificati in date piuttosto sinistre per i mercati.
Se ci leggi abitualmente, ricorderai quante volte abbiamo paragonato la fase di mercato che stiamo vivendo alla prima parte della fase di ribasso del 2008.
Nel gennaio del 2008 il mercato affondò, rompendo un supporto costituito da un triplo minimo, coincidente con il minimo dell’agosto 2007.
Il 23 gennaio del 2008 si verificò qualcosa di molto simile a quello che abbiamo visto il 13 ottobre scorso: il mercato affondò allora del 3.09% e rimbalzò poi fino al +2.14%.
Andando ancora indietro, ai primi tentativi, falliti, di uscita dalla crisi dot.com e dall’11 settembre, il 24 luglio del 2002, il mercato andò al ribasso del 2.76% per poi rimontare di un leggendario + 5,73%.
E in quello che sembra un lontano passato, ed è invece attualissimo e non mi stanco di dire che alcuni rampanti garzoncelli di oggi dovrebbero andarselo a studiare per crearsi un po’ di solida cultura, intendo il 1987, accadde qualcosa di ancora più straordinario.
Il 20 ottobre 1987 il mercato andò al ribasso del 3.73%, e rimontò fino ad un +5.31%.
Se osservi le date, ti accorgi facilmente che questi fenomeni sono legati a momenti molto particolari dei mercati.
Questo significa, da un punto di vista di una futura prospettiva storica, che il 2022, e probabilmente il 2023, almeno per una parte, sarà archiviato come un anno paragonabile a quelli sopra: vale a dire, al crollo del 1987, a quello della crisi dot.com, a quello del 2008.
La percezione di “dove sei” dal punto di vista storico, è importante per il tuo posizionamento. Quando ci sei dentro non ti rendi conto esattamente di quale epoca stai vivendo e a quale altra può essere paragonata.
I libri di storia, piuttosto che gli annali del trading, vengono scritti con molto ritardo, quando le epoche sono concluse. La consapevolezza di “dove sei” non deve invece mai abbandonarti.
In quelle epoche, di cui ti ho mostrato la simiglianza, almeno in alcuni particolari, con quella che stiamo vivendo, è riuscito a sopravvivere chi ha adeguato i propri modelli di trading al mondo che cambiava.
Prendendone atto, ispirandosi alla prudenza, e avendo la pazienza (di questo si tratta) di non finire mai di studiare e revisionare, nonché la costanza e la determinazione di archiviare quello che non funziona più e approdare al nuovo.
Il cervello, macchina perfetta per economizzare energie e farci così ingurgitare scorciatoie facili, rifiuterà di percorrere strade nuove, invitandoti a rimanere su quelle “vecchie e sicure”.
E’ una trappola da cui devi uscire e uscire subito.
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P.S.: Un invito alla consapevolezza: cerca di capire “dove sei”.
E’ un errore strategico cruciale non chiederselo. Il cervello ti invita a stare tranquillo, a non consumare energia. Invece, è il tuo entusiasmo di sapere e conoscere che ti darà l’energia.
Chiediti “dove sei”: sbaglierai molte volte, ma quando ci azzecchi può salvarti il conto di trading.
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Maurizio Monti
Editore
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