L’euforia pre-primaverile dei mercati

Pubblicato il: 3/03/24 10:11 PM

Sopra i 1000 punti.

Entriamo nella diciannovesima settimana del ciclo rialzista innescato dopo il minimo del 27 ottobre scorso.

Quattro mesi di grande euforia e di rialzo sostanzialmente ininterrotto, contraddistinti da assenza di ritracciamenti degni di questo nome.

Nella settimana scorsa, notiamo una leggera divergenza del Dow Jones rispetto agli altri due indici americani Nasdaq ed S&P500: questi ultimi hanno registrato entrambi un nuovo massimo storico, al contrario del Dow Jones.

Sono stati ancora i tecnologici a dominare la scena e a sostenere il rialzo.

Tutte le grandi case di investimento stanno enumerando rettifiche delle loro previsioni sul 2024, alzando i target a livelli sicuramente impensabili tre o quattro mesi or sono.


Dal punto di vista grafico l’S&P500, dopo avere rotto al rialzo il 22 febbraio scorso il livello 5046, ha rotto anche la resistenza successiva a 5101, andando ad esplorare la zona sotto 5150.

Il massimo della giornata di venerdì 1 marzo ha toccato 5149, permettendo anche ai venditori di call a 5150 di avere ottimi profitti.

Vedremo nelle prossime ore, rispetto al momento in cui scriviamo questo articolo, se sarà confermato, ma gli Open Interest sul livello Call 5150 potrebbe essere ancora piuttosto nutrito: in questo caso, nella giornata di lunedì, 5150 potrebbe essere la resistenza di breve termine, finché non dovessero essere chiuse le posizioni vendute su tale livello.

Se le posizioni vendute a fronte di un ulteriore flusso di pressione rialzista dovessero girarsi, tramite copertura di future long, assisteremmo ad una ulteriore impennata ed accelerazione verso l’alto. Forse, per lunedì potrebbe essere più probabile la conservazione del livello 5150.

La probabilità di un ritracciamento serio continua a crescere giorno dopo giorno, mentre l’euforia continua impassibile a muovere i mercati verso l’alto.

Sempre a livello grafico la resistenza successiva è a 5200 e soprattutto 5225. La resistenza tecnica calcolata sulle opzioni è leggermente più bassa intorno a 5190.

La probabilità teorica, dal punto di vista stagionale, è che entro il 19 marzo il future dell’S&P500 sia sotto il livello 5046. Nondimeno, dal giorno 22 febbraio (utili di Nvidia), la stagionalità negativa del periodo non è stata confermata.

Secondo i nostri algoritmi, i punti di snodo o di inversione nel mese di marzo sono da individuare intorno al 6 e al 19 marzo. Nella stagionalità, l’8-11 marzo e il 20-22 marzo, anche in questo caso in due punti differenziati di qualche giorno.

Possono essere inversioni o accelerazioni del trend, con l’approssimazione di qualche giorno, e una forte sovrapposizione delle approssimazioni fra stagionalità ed algoritmi.

Il non-farm payroll di fine settimana (venerdì 8), e soprattutto CPI e PPI della settimana ancora successiva (martedì 12 e giovedì 14 marzo) possono generare un impatto sul trend.

Il Non-farm è previsto con un valore molto contenuto rispetto al dato precedente, mentre su CPI e PPI non sono ancora disponibili i dati previsionali.

L’ultima decade di marzo fino a quasi tutto aprile è statisticamente rialzista. Ovviamente anche la conferenza di Powell la sera del 20 marzo può avere una sua importanza nel determinare il trend e non possiamo escludere la presa d’atto di una delusione da parte del mercato sulla riduzione dei tassi.

Ci aspettano quindi almeno 20 giorni dove assisteremo a momenti di lateralità da attesa di notizie alternati a sussulti positivi o negativi del mercato.

Come nelle ultime settimane, la probabilità di un ritracciamento è molto elevata e dopo rialzi di questo genere può essere anche improvviso ed accompagnato da intenso incremento della volatilità.

Il livello della media mobile a 50 periodi è ora sopra l’area 4900, possibile punto di arrivo di un ritracciamento che possa definirsi tale.

Peraltro, sappiamo che il mercato ha negato finora la probabilità statistica continuando il rialzo euforico a cui stiamo assistendo e nulla esclude possa riproporre lo stesso tema.

Se accadrà qualcosa che scuote le certezze rialzista del mercato, lo vedremo nei prossimi giorni.

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P.S.: Abbiamo superato i 1000 punti di rialzo, un’onda rialzista che nella continuità con cui si è manifestata, senza sostanziali ritracciamenti, non ha molti precedenti.

Il superamento di 18 settimane senza nessuna pausa reale è da considerare un fenomeno molto raro. Siamo prudenti e facciamo attenzione alle inversioni improvvise che possono trasformare l’euforia in panico o mini-panico temporaneo.

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Maurizio Monti

Editore

Istituto Svizzero della Borsa