I mercati crollano anche senza il virus

Pubblicato il: 30/06/20 1:30 AM

Non finire mai di andare a scuola   

Le esperienze di vita ci arricchiscono. In ogni caso, anche le peggiori.

Il Covid-19 è una di queste esperienze. Terribile, paurosa, con impatto economico potenzialmente devastante, ancora tutto da scoprire e di cui abbiamo visto finora solo i primi sintomi.

Il massimo storico toccato dall’S&P500 il 20 febbraio 2020 corrisponde, con una minima approssimazione, ad un livello tecnico dove il mercato avrebbe potuto avere una probabilità di ritracciare e prendersi una pausa dal trend rialzista, indipendentemente dall’impatto del coronavirus.

Se hai seguito i nostri contenuti negli ultimi 18 mesi, sai che il 26 dicembre del 2018, e più volte nei mesi successivi, avevamo previsto il target del 2019 sull’S&P500 a 3082. Target abbondantemente superato: il livello successivo era previsto a 3334 anch’esso superato nel 2020.

Nondimeno il massimo storico effettivo che si è verificato era sicuramente compatibile con l’approssimazione di una sessantina di punti per una previsione di lungo termine per essere un importante capolinea.

Questo indica, appunto, che una pausa del mercato ci stava. Certo la pausa si è rivelata un crollo, che è una cosa diversa, ovviamente. Ma il comportamento successivo del mercato sta ad indicare che tutto quanto sopra 3082 era un valore regalato. Ed ancora lo è, in realtà, se osservi i grafici delle ultime due settimane.

Dalla crisi, abbiamo imparato qualche cosa. Qualsiasi regalo proviene dal mercato è un regalo e il mercato se lo riprenderà.

Anche se quel regalo proviene dalle generose iniezioni di liquidità delle compiacenti Banche Centrali che non hanno trovato alcun rimedio alternativo alla cura delle crisi ricorrenti. Con i governi nella completa inerzia di dipendere da loro, ovviamente.

Di più, abbiamo imparato che il mercato non è logico. Non ne avevamo bisogno, perché lo sapevamo già, ma non fa male ricordarlo.

Di fronte al mercato illogico, abbiamo un’arma che dobbiamo usare. Ed è diversificare il nostro trading. Così, rendi algoritmico almeno una parte del tuo trading.

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Maurizio Monti
Editore
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